Per l’ennesima volta, i Mouthus fanno quello che hanno sempre fatto: improvvisano un po’ di tappeti senza capo né coda, sporchi e sgranati, mezzi tribali mezzi free, tra mugugni, muggiti, sgorbi semidrone ecc ecc ecc. Il suono dei Mouthus è, fondamentalmente, una poltiglia di effetti e scarabocchi a mano libera. Anzi no, più che una poltiglia è una fanghiglia, ecco. Una pappa, pure. Fate voi insomma.
Ho letto da qualche parte che “Follow This House” rappresenta per i due una specie di nuovo corso, di disco della svolta. Accidenti. Vai a vedere che sono io, a non capire le enormi differenze che corrono tra questa uscita targata Important e le vecchie cose su Troubleman, Three Lobed e così via. A me pare fondamentalmente che il duo stia bello e comodo dov’è, in quella corrente tutta immaginaria di pseudoimprovvisatori in no-fi che vede, ha visto e vedrà gli Skaters quali inarrivabile esempio di sintomo e patologia. Che c’entrano gli Skaters coi Mouthus? Niente. Infatti. E sia.